sabato 20 aprile 2013

I playoff dei gregari. Non brillano solo le stelle…


I playoff dei gregari. Non brillano solo le stelle…

Siamo a poche ore da una delle post season più incerte degli ultimi anni. Di sicuro gli Heatsono favoriti, ma già dai primi accoppiamenti potrebbero esserci sorprese e molte squadre, specialmente tra le mura amiche, sono in grado di fare lo sgambetto ai campioni in carica. Una cosa è certa, molto dell’esito dei playoff dipenderò dai giocatori simbolo di ogni compagine, primi fra tutti LeBron James eDwayne Wade. È quasi facile predire che se quei due dovessero giocare al top per gli altri le speranze si ridurrebbero notevolmente, ma in due non si vince un anello, serve la squadra.Ogni squadra ha la sua o le sue stelle, giocatori che se in serata possono vincere la partita da soli o quasi: Kevin Durant per i Thunder,Melo per i Knicks, Duncan e Parker per gli Spurs. Ma ci sono altri giocatori, ritenuti da tutti un gradino sotto, che possono decidere le sorti della propria formazione al pari dei loro compagni pluricelebrati. Un discorso a parte è Manu Ginobili, da una vita riserva di lusso, che ha dimostrato che in partite che contano gioca e rende da numero 1. 5 sono i giocatori che possono diventare protagonisti e consacrarsi definitivamente in questi playoff:Russell Westbrook: il fratellino minore di Durant è “macchiato” dalla fama di giocatore impulsivo. Troppe volte si è preso cattive conclusioni a discapito dei compagni e a danno della squadra. Mai come quest’anno però sono aumentate le sue percentuali, al pari della sua maturità. Guida la squadra come un veterano e se Durant non dovesse giocare da Durant Westbrook è in grado di prendere sulle spalle i Thunder.Chris Bosh: in pratica il terzo dei Big Three di Miami. Prima ci sono James e Wade poi il lungo ex Toronto, ma forse molti si scordano che Bosh è un giocatore che da solo può decidere una gara e se non dovessero pensarci gli altri due di sicuro non si tirerebbe indietro.Joe Johnson: acquistato come la riserva di Williams è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista nei Nets, con più di 16 punti di media a partita. I suoi molti tiri vincenti sulla sirena poi lo rendono un giocatore freddo e perfetto per il clima playoff.Stephen Curry: è definitivamente il suo anno. Fresco di record di triple in una stagione, “strappato” a Ray Allen, Curry ha dimostrato che se è in serata può segnare da ogni parte del campo. I Warriors non sono una squadra da titolo, ma sicuramente Curry dimostrerà di essere un top player.Jeff Green: le speranze dei Celtics sono riposte in gran parte su di lui, capace in stagione di realizzare 43 punti in una partita, 8 giorni dopo averne messi a referto solo 9 con 2 su 11 al tiro. Un dato che ci permette di capire di quali capacità abbia, ma anche che se i Celtics vogliono sperare di battere i Knicks avranno bisogno del Green “versione 43 punti”.

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